Lumen Gentium, 58
“La Beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette (cfr. Gv 19,25), soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di Lui, amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da lei generata; e finalmente, dallo stesso Gesù morente in croce fu data quale madre al discepolo con queste parole: Donna, ecco tuo figlio (cfr. Gv 19,26-27)” (Lumen Gentium, 58).
San Giovanni Berchmans nacque in Belgio il 13 marzo 1599, in una famiglia di buoni cristiani. Erano cinque figli, tre dei quali si consacrarono al Signore. In casa fu sempre buono, aiutava la madre in ciò che poteva. Realizzò i suoi studi nel seminario di Malines e in seguito entrò nel noviziato dei Gesuiti della stessa città. Si distinse per la sua carità, lo studio e la pietà. Ebbe una grande devozione alla Vergine Santissima, che desiderava amare di un amore molto affettuoso, non volendo smettere fino a che non avesse raggiunto tale amore. Viveva sotto lo sguardo di questa Dolce Madre. Durante la sua vita fu difensore del dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, e l’ultimo anno prima di morire si impegnò, firmando con il suo sangue, ad “affermare e difendere ovunque si trovasse il dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria”. Desiderava praticare tutte le virtù e si sforzava di osservare perfettamente i suoi obblighi, senza scuse. Sapeva approfittare delle croci quotidiane, lavorava appassionatamente per la gloria di Dio, faceva ogni cosa al momento opportuno, dando valore sovrannaturale ad ogni intenzione. Diceva: “Quando bisogna pregare, prega con sommo amore; quando bisogna studiare, studia con tutta speranza; quando bisogna fare esercizio, fallo con tutto entusiasmo”. Voleva fare le cose sempre con più amore. Studiava pensando al futuro apostolato che avrebbe realizzato e alla anime che avrebbe incontrato. Morì giovane, dicendo che la sua maggiore consolazione era non aver mai infranto, nella sua vita religiosa, nessuna regola né ordine dei suoi superiori e non aver mai commesso un peccato veniale. Prima di morire, strinse al petto il Crocifisso, il Rosario della Santissima Vergine e il libro delle Regole, dicendo: "Ecco le mie armi! Le mie caparre più care, con esse muoio contento". Morì il 13 agosto 1621. Le sue ultime parole furono: “Gesù, Maria”.